mercoledì 16 luglio 2014

Maregrosso, Sepiatone di Marta Collica & Hugo Race

Sepiatone, Marta Collica e Hugo Race
*Disponibile solo su Spotify
Marta Collica, estrosa personalità d'origine catanese esordisce nel mondo musicale nella prima formazione dei Micevice di Giovanni Ferrario e nei Groovy Guru di Cesare Basile successivamente. Dal 2004 un nuovo progetto la vede vocalist e tastierista, nel tour europeo, nella nuova band di John Parish insieme a Giogia Poli e Jean Marc Butty. Molteplici collaborazioni in seguito, ma mai nessuna delineante come quella con Hugo Race

Nascono dall'unione di queste due anime sonorità soffici e rarefatte, malinconiche ballate profondamente intime.

Musicisti sempre affaccendati, spiriti inquieti in continuo viaggio. Berlino, Salò, Catania e Melbourne; luoghi dove l'artista ritrova profondi legami familiari e musicali, dove le sue creazioni si colmano delle più raffinate sfumature. 

Sepiatone é un disco nato quasi per corrispondenza, Marta riesce a lavorare con Hugo lontano; lui colmo di impegni con True Spirit. 

È qui che vive e compone in una fase di assoluta solitudine.

"Avevo l'esigenza di avere una cosa totalmente mia, dal punto di vista compositivo, dalle scelte di registrazione che non dipendessero da nessun altro. È stata una scelta forte, quando Hugo é tornato dall'Australia ero già in sala di registrazione; è qui che ha deciso di accompagnarmi in alcuni pezzi."

Maregrosso porta con sé il profumo di new-wave e, in un ambiente lounge, le sue parole pervadono l'intera lirica con delicato profumo italiano. Gli accenti, come onde, si infrangono nelle orecchie anche al primo ascolto e la sua mistica presenza non abbandona anche una volta terminati i suoi quattro minuti e 15.

Totalità rara in un brano apparentemente molto soft.

"Maregrosso, Sepiantone"
Scritto da Federica Marta Puglisi, Naifer




Il Wasabi Dress di "Maregrosso":


Berlino è infinitamente di più di quel che resta del muro che ha fatto la storia dell'Europa.

La capitale tedesca è la piu' verde dell'Unione Europea, vanta uno dei Parlamenti piu' scenografici, uno dei piu' alti tassi di start up di successo, alcune tra le piazze piu' belle d'Europa, un ambiente giovane e dinamico, memoriali dell'Olocausto, quartieri densi di grattacieli e neon che oscurano le stelle.

E' difficile dire quale sia il centro di Berlino; in ognuno dei suoi quartieri, che sia a Est o ad Ovest del muro, ci sono infiniti spunti e possibilità.  

Berlino è una metropoli che ha moltissimo da offrire: il classico sightseeing tra edifici neoclassici e chiese gotiche, tra torri futuristiche e quartieri medievali; una delle piu' ricche collezioni di musei che ripercorrono la storia dell'arte e la storia della Germania  - imperdibile il DDR Museum che offre una coinvolgente ricostruzione interattiva della vita quotidiana ai tempi della DDR -; alcune delle piu' toccanti rappresentazioni dell'Olocausto come il Memoriale degli Ebrei uccisi in Europa, una distesa infinita di blocchi di cemento a rappresentare centinaia di sepolcri senza nome.

Non si puo' lasciare Berlino senza aver visitato la  East Side Gallery, la sezione di muro lungo la Muhlenstrasse dove un centinaio di artisti provenienti da tutto il mondo hanno lasciato il loro tributo alla libertà.

Una delle grandi passioni dei Berlinesi è il brunch domenicale e non si puo' dire di aver toccato l'anima di Berlino senza aver divorato pankakes e salmone insieme a famiglie chic di Charlottenburg e rumorose compagnie di musicisti alternativi di Kreuzberg da Oranium.

Altra attività tipicamente Berlinese puo' essere una partita di street golf, sport nato proprio in Germania e molto diffuso nelle aree abbandonate a Est del muro. Con una pallina sintetica e delle buche improvvisate, dal finestrino abbassato di un'auto abbandonata ad un bidone in un cantiere in disuso, ci si muove con mazze e una buona dose di follia tra aree urbane come fossero il piu' verde dei green.

Per un'esperienza gastronomica insolita è d'obbligo visitare la galleria-ristorante La Soupe Populaire dove si assaggiano piatti ispirati ed abbinati all'esposizione di arte contemporanea in corso ad un prezzo popolare.

* Voli EasyJet a/r da Roma e da Milano da 75 € - Appartamenti su Airbnb da 70 €




Biografia della fame, Amélie Nothomb

"La fame sono io. Per fame, intendo quel buco spaventoso di tutto l'essere, quel vuoto che attanaglia, quell'aspirazione non tanto all'utopica pienezza quanto alla semplice realtà: là dove non c'è niente, imploro che vi sia qualcosa."

Amélie Nothomb non ha mezze misure. E' un trattore su una moquette bianca, è fiera di non essere mai politically correct; è spesso macabra ma lucidissima, onirica e surreale.

Biografia della fame è una parte della sua autobiografia, quella degli anni dell'infanzia e dell'adolescenza passate in giro per il mondo tra Giappone, Cina, Stati Uniti, Bangladesh e infine Europa. 

Figlia di diplomatici, la Nothomb ha vissuto ovunque e da nessuna parte; senza punti fermi ma con una fame inarrestabile; fame di conoscenza, di trascendentale, di parole, di persone, di luoghi. Un imprinting da nomade di lusso che segnerà per sempre il suo modo di scrivere.

Un'infanzia scandita dai morsi della fame spirituale che durante gli anni del Bangladesh si rispecchiano nella fame reale di chi vive al di fuori della gabbia dorata di Amélie; questo attrito tra il dentro e il fuori , il vicino e il lontano, il reale e il percepito non fanno che aumentare la sua sete e la sua fame, cosi' per reazione la Nothomb smette di mangiare e si addentra nel cunicolo dell'anoressia. 
Il linguaggio ironico e preciso, le frasi pulite ma intensamente evocative, sono l'acqua fresca che diluisce il peso di immagini spesso taglienti e dure.

Un'autrice che non si puo' semplicemente apprezzare. 
La si deve amare, oppure detestare.


"Berlino e Biografia della fame di Amélie Nothomb"
Scritto da Laura Ferloni, Naifer




"La musica è il miglior mezzo per sopportare il tempo."
Wystan Hugh Auden, L'età dell'ansia, 1948

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/anima/frase-120381?f=w:4397>