martedì 30 settembre 2014

Truth Begins di Fink

Era un produttore di musica affermato alla luce sole, con una solida carriera alla Ninja Tune Records, e un cantautore, già a metà degli anni '90, per una nicchia ben più ristretta. 
Nato a Brighton nel 1972 Fink (nome reale Fin Greenall) fu intervistato le prime volte per le celebri collaborazioni con Amy Winehouse, che lui stesso aiutò, appena sedicenne, a comporre i primi demo da consegnare alle case discografiche ancora ignare del suo potenziale.

Non si può parlare di un suo disco di esordio ma di un susseguirsi di rivelazioni che hanno reso possibile la registrazione di un album come Hard Believer, prodotto dalla R'COUP'D. 

Oltre dieci anni, a cavallo tra strategie di marketing e scene reali da vero songwriter, hanno permesso di rendere oggi, Fink, uno dei nomi più stimati e chiacchierati della scena neo-folk.

La coralità dei The National ed uno studio preciso, quasi maniacale, dell'accordo giusto al momento giusto che potremmo ritrovare nell'album "Piccoli fragilissimi film" di Paolo Benvegnù, in un solo ed ultimo album. Come se, la sua carta vincente, avesse avuto il coraggio di tenerla in mano fino all'ultimo giro.

Un musicista che ha saputo attendere, che forse non sarà mai conteso per il suo business ma invidiato per il suo vasto cielo cromatico.

La traccia numero sette, Truth Begins é la rappresentazione della sua evoluzione.

"Layers on layers, layers on layers
The journey unravels, and the truth begins, begins, begins.."

Buon ascolto.

"Truth Begins di Fink"
Scritto da Federica Marta Puglisi, NaiFer



Il Wasabi Dress di "Truth Begins":


Dublino è una città dalle mille sorprese, un misto di tradizione antica e di cosmopolita modernità.
Amata soprattutto dai giovani, ma sicuramente adatta anche alle famiglie, è una delle capitali europee piu’ visitate grazie ai pregevoli edifici in stile georgiano, alla viva cultura letteraria e ai caratteristici pub. 
Ideale per soggiorni low cost o per lunghi weekend alternativi, offre al turista un’ampia scelta di itinerari ricchi e interessanti.
Uno dei luoghi piu’ visitati è sicuramente la famosa fabbrica della Guinness che offre ai visitatori l’opportunità di conoscere la storia di questa birra scura, le modalità di produzione, ma anche le varie campagne pubblicitarie che negli anni hanno fatto si che questa delizia fosse conosciuta in tutto il mondo. Dal Gravity Bar, posto all’ultimo piano di questo edificio si puo’ gustare un’ottima birra godendo di una splendida vista sull’intera città e sulle colline circostanti. Altra tappa immancabile è il famoso Temple Bar, l’antico quartiere affacciato sulle rive del fiume Liffey, sede di artisti e musicisti, epicentro della vita notturna della città. I suoi innumerevoli pub sono sempre pieni di gente, offrono musica dal vivo e trasmettono un’ aria di festa e di allegria.

Città ricca di storia e di cultura, patria di celebri scrittori e poeti, Dublino è ricca di edifici storici, monumenti e musei. È d'obbligo una visita alla Cattedrale di St. Patrick e al Trinity college, università tra le piu’ prestigiose al mondo, fondata nel 1592 da Elisabetta I e che tra i suoi allievi piu famosi vanta personaggi come Oscar Wilde e Jonathan Swift. In alcuni periodi dell’anno sono proprio gli studenti a guidare i turisti alla scoperta di questo maestoso edificio , regalando loro aneddoti e curiosità introvabili sulle normali guide.

Identificata come una città di bevitori, patrioti e scrittori, Dublino è uscita dalle sue tragedie in maniera vittoriosa ed è oggi apprezzata per essere un città a misura d’uomo, ricca e stravagante e che ha saputo mantenere vive le sue piu’ antiche tradizioni.

"Dublino"
Scritto da Laura Baschirotto, NaiFer

Sky Art, Thomas Lamadieu - Il cielo blu. Sconfinato, ma momentaneamente racchiuso tra tetti e cortili oppure riflesso in un'effimera pozzanghera. Uno spazio talmente denso che quasi non lo si percepisce come vuoto.



Un vuoto che Thomas Lamadieu sente la necessità di riempire con un'immaginazione senza limiti. L'architettura urbana viene percepita non più solamente come elemento funzionale, ma anche come atelier privilegiato per ridimensionare il rapporto tra rigore metropolitano e grafismi dall'eco infantile.

Ritagli di cielo diventano la tela su cui Lamadieu riversa i suoi mondi e i suoi fiabeschi personaggi, su cui racconta con un'incredibile ricchezza di dettagli le sue storie.

L'illustratore e graphic designer francese fotografa porzioni di cielo dall'interno di claustrofobici cortili di anonime periferie e poi li riempie con tratti e soggetti rubati alla street art.

Uomini barbuti, graziose ragazze dai ricci disordinati, pirati, gatti e perfino un pescatore con tanto di barca animano le opere del giovane artista francese.

Il risultato è qualcosa di davvero insolito: strane creature dall'aspetto buffo, spesso ironico, strizzate tra squallidi edifici ricordano con forza che l'immaginazione può trasformare qualsiasi cosa una mente creativa decida di reinventare.


"Sky Art, Thomas Lamadieu"
Scritto da Laura Ferloni, NaiFer




"Ti accorgi che il cielo è vuoto

perché la nostra immaginazione

ha bisogno di spazio, ha bisogno di spazio."

Cristiano De André

martedì 23 settembre 2014

SPECIAL - Carré Rouge di Gloria Friedmann. Esperienza all'interno di un'opera d'arte

Le Carré Rouge, Route de Santenoge 52160 Villars Montroyer, Francia

Un cubo in cemento con una faccia rossa e una in vetro, posato ai margini di un bosco nel profondo della campagna francese.

È così che Gloria Friedmann ha immaginato la sua scultura intitolata Carré Rouge che lei stessa definisce "quadro-rifugio".

La poetica dell'artista plastica tedesca è centrata sul rapporto tra l'uomo e l'ambiente naturale; la Friedmann inserisce spesso nelle sue sculture elementi vegetali e minerali presi in prestito proprio da quell'ambiente sui cui si interroga.

Con Carré Rouge si spinge oltre e inverte il gioco delle parti, ribalta le prospettive introducendo all'interno del quadro naturale la sua scultura e non vice versa.

Gloria Friedmann non intende soltanto ridimensionare la proporzione tra opera e spazio naturale, ma con questa sua installazione si propone di rendere tangibile il rapporto tra natura e cultura.

Carré Rouge non è una scultura statica, ma un'opera che deve essere vissuta: l'arte diventa lo strumento per sperimentare direttamente il contatto con il paesaggio.

Il cubo rosso è infatti un rifugio in cui si può trascorrere un weekend di pura contemplazione.

Al piano terra si trova lo spazio dedicato alla convivialità con la cucina, la stufa a legna e l'immensa parete in vetro, mentre al piano superiore ci sono futon che accolgono un massimo di sei persone. Non c'è elettricità, né acqua corrente e nemmeno copertura GSM; i mobili sono in legno, il pavimento in terra battuta e le pareti in mattoni rossi.

Carré rouge permette di vivere un'esperienza di immersione radicale e di regressione ad una dimensione istintiva. Tutto quello che quotidianamente viene dato per scontato riacquista la sua giusta dimensione, il suo valore reale.

Accendere il fuoco nella stufa, prendersi il tempo di ascoltare il proprio ritmo, essere parte integrante del paesaggio: questo è il lusso che promette e che permette un soggiorno all'interno di Carré Rouge.



Le Carré Rouge, Route de Santenoge 52160 Villars Montroyer, Francia
GPS: 47.75906,4.977064
Tariffa Weekend 150 Euro



Carré Rouge di Gloria Friedmann. Esperienza all'interno di un'opera d'arte
Scritto da Laura Ferloni, NaiFer

martedì 16 settembre 2014

Il Wasabi Dress di Robin Kick


Solo 319 persone al mondo possono vantare il titolo di “Master of Wine” e fra loro Robin Kick. Grazie al suo impegno e alla sua tenacia è arrivata ai vertici di un mondo solitamente dominato da uomini. Questa intervista vuole essere un omaggio ad una donna che, come il vino, ha dimostrato che il tempo può essere un essenziale alleato di una sconfinata passione.



Robin Kick, Master of Wine

Born: 25 September in Lake Forest, IL, USA
Based: Lugano, Switzerland

Date made Master of Wine: September 2014
Chi è Robin Kick?

Sono nata in una famiglia in cui si beveva vino, ma soprattutto vino da tavola di scarsa qualità. Perciò quand'ero giovane pensavo che il vino fosse orribile. Vedevo spesso mia madre cucinare e infornare dolci; probabilmente è stato questo ad innescare la mia passione per i sapori, le consistenze, per la degustazione. Questo mio interesse ha avuto una grande influenza sulla mia carriera nel mondo del vino perché grazie a questo modo di affrontare il gusto ho cercato di capire più profondamente quali caratteristiche sono associate ad ogni vino. 

Il primo vino che ho apprezzato è stato un Pinot Grigio poco costoso perché era fresco, secco e non aggressivo; questo mi ha incoraggiata a pensare che il mondo del vino avesse da dire molto più di quello che avevo sperimentato fino ad allora. Mi sono trasferita a Parigi nel 1988 per i miei studi universitari ed è stato lì che ho iniziato a bere più vino e ad apprezzarlo; all'epoca si trattava ancora principalmente di rossi Bordolesi di scarso valore e facili da bere.

Who is Robin Kick?

"I was born into a family who drank wine, but mostly jug wine. So, when I was young, I thought wine was terrible. My mother used to cook and bake a lot and this is what triggered my fascination with tasting, flavours and textures. This interest eventually had a big influence on my wine career as I sought out more understanding of what characteristics are associated with which wine.

The first wine that I liked was an inexpensive Pinot Grigio because it was fresh, dry and non-offensive. This encouraged me to think that there was more to wine than what I had experienced up to then. I moved to Paris in 1988 for university studies and it was here where I began drinking more wine and enjoying it – mostly inexpensive red Bordeaux that were made for easy drinking."


Che relazione c'è secondo te tra vino e musica, viaggi, letteratura?

Il vino è un qualcosa di vivo che nel tempo cambia, si evolve e puo' mutare la sua personalità in base alle condizioni meteorologiche, alla pressione atmosferica , ma anche a molti altri fattori non determinabili come lo stato d’animo di chi beve. Penso ci sia una ragione per cui gli amanti del vino hanno cosi tanta passione: non sai mai quello che ti aspetta perché anche un vino che conosci bene puo’ rivelarsi diverso ogni volta che stappi una nuova bottiglia. Cosi come l’arte, la letteratura o la musica, ogni bottiglia di vino svela la sua storia, il proprio luogo d’origine, il marchio di chi l’ha prodotto, ed entra in connessione con i suoi fruitori in modo diverso in base all’esperienza personale e alle preferenze di ognuno.

Which is in your opinion the relationship between wine and music, travel, literature?

"Wine is a living thing that evolves and changes with time and can change its personality depending on the weather, atmospheric pressure and many other undeterminable influences such as the mood of the drinker. I think this is one reason why wine lovers are so passionate about it. You never really know what you are going to get and even a wine that you know well can be different each time you open up a bottle. Like art, literature or music, it not only reveals its story, sense of place and the “mark” of its maker in each bottle, but it also connects with its audience in different ways depending on the personal experiences and preferences of each. "



Secondo te che ruolo ha il vino nella vita della gente?

Il vino ha significati diversi perché le persone sono diverse. Alcuni semplicemente lo bevono, come fosse un succo o una bibita, altri bevono solo per ubriacarsi, per altri ancora si tratta di un’esperienza mistica, la ricerca di una connessione piu’ profonda con l’universo. Solitamente tanto piu’ costoso e complesso è il vino, tanto piu’ ricca è la storia che ha da raccontare.


Which is in your opinion the role of wine in people’s life?

"Wine means different things to different people. Some just drink it as they would a soda or juice. But some people drink wine just to get drunk, while for others, it is a spiritual experience, a search for a deeper connection to the universe. Usually the more expensive the wine, the more complex it is and the more layers of its “story” it has to reveal."



Cosa significa essere Master of Wine? E cosa significa essere Master of Wine per Robin Kick?

Nel mondo del vino il “master of Wine” è il maggior encomio che si possa ottenere. Per ottenere questo riconoscimento occorre superare un esame della durata di circa una settimana che include degustazioni alla cieca e prove riguardanti tutti gli aspetti della maturazione dell’uva, la vinificazione, il mercato del vino cosi come avvenimenti attuali. Una volta passato questo esame, il candidato deve fare una ricerca e scrivere una tesi. Si stima che solo il 10% dei candidati ottenga questo titolo, proprio per questo da considerare ancora di piu’ di grande rispetto. Per quanto mi riguarda questo titolo ha due significati. È innanzitutto una porta che conduce a qualcosa di piu’ grande. Non posso negare che ora avro’ piu’ possibilità di ottenere, creare e ispirare qualcosa nel mondo del vino notoriamente dominato da uomini. Si tratta in secondo luogo di un importante traguardo personale, per cui ho lavorato come mai nella mia vita. In molte occasioni avrei voluto arrendermi a causa del troppo stress, ma allora mi chiedevo a cosa fossero valsi tutti i sacrifici compiuti fino a quel momento. Questo mi ha spinto a imparare di piu’ su me stessa e a svelare le mie abilità. Il percorso è stato notevole, ma l’arrivare finalmente a destinazione è spettacolare!

What does being a Master of Wine mean? And what does it mean to Robin Kick?

"To the general wine world, A Master of Wine is the greatest accolade a person can have. In order to be called an “MW”, one must first pass an exam that lasts almost a week and includes blind tastings and essays about all aspects of grape growing, winemaking, the business of wine as well as current events. Once a candidate has passed the exam, they must write a dissertation based on original research. I am not sure what the exact pass rate is exactly, but it is reputed to be around 10% or less, and as a result, the title itself is very respected. For me, the Master of Wine title is two things. It is first a gateway to achieving greater things. It cannot be denied that I will be given more opportunities to achieve, create and inspire, especially in the male-dominated wine world. However, it is also a mark of personal achievement. I have never worked so hard in my life for anything. There were many many times that I wanted to quit because the stress was too great. But during those times, I wondered how to view all my previous sacrifice. Sure, the journey was important, but if I actually arrived at the destination, wouldn’t that be even more spectacular? It forced me to learn more about myself and also revealed my capabilities."




IL WASABI DRESS DI ROBIN KICK

Da quale canzone partiresti per creare il tuo personale Wasabi Dress?
"Les Cactus di Jacques Dutronc"

A Beaune i giovani viticoltori si incontrano al wine bar Bar du Square. Oltre all'ottima carta dei vini si suona musica leggendaria, cogliendo perfettamente lo spirito del Rock'n'Roll. Jacques Dutronc è spesso presente nella loro playlist. E' un'icona della Francia, cosi' come la Borgogna. Entrambi incarnano perfettamente lo spirito Francese. 

"There is a fun wine bar in Beaune where young winemakers go (Bar du Square). Besides their great wine list, they play legendary music, capturing the Rock ‘n Roll spirit. Jacques Dutronc has featured on their playlist. He is a French icon, and so is Burgundy. They both embody the French spirit so beautifully."




Qual é il viaggio che vuoi suggerire per procedere con il tuo "outfit"?
"Beaune e la campagna della Cote d'Or"

La prima regione vinicola che ho visitato è poi diventata quella che amo di più; nel 1990, durante un viaggio verso la Germania con il mio ragazzo dell'epoca ci siamo fermati per una notte a Beaune. Non avevo mai visto un posto così bello, con i suoi tetti dai colori autunnali e le sue strade lastricate. E' una vista incredibile. È stata anche la prima volta che ho mangiato il Coq au Vin accompagnato da un Rosso morbido, delizioso, etereo. In quel momento ho capito di essere stata stregata. Sono tornata a Beaune nel 1996 e nel 1997 per due corsi di degustazione e in seguito molte altre volte come buyer di vini della Borgogna. Sono stati quei due corsi ad ispirare la mia carriera nel mondo del vino; i vini della Borgogna hanno questo tipo di impatto sulla gente. È impossibile incontrare qualcuno con più passione di un amante dei vini della Borgogna.


"The first wine region that I visited would also become the region that I love the most. With my boyfriend at the time, we spent a night in Beaune in 1990 en route to Germany. I had never seen such a beautiful place before with all of its autumnal coloured roofs and cobbled streets. It is an incredible sight to behold. It was also the first time that I had Coq au Vin accompanied by a smooth, delicious, ethereal red Burgundy, and I knew I was hooked. I eventually came back to Beaune in 1996 and 1997 for two wine tasting courses, and many times after as a Burgundy wine buyer. But it was these two courses that inspired my career in wine. Burgundy wine has that kind of impact on people. You will never meet anyone more passionate than a Burgundy lover."
    


Per concludere questo tuo personalissimo "dress" non resta che aggiungere un ottimo vino. Cosa proporresti?

Nuits St. Georges 1er Cru Les Saint Georges 2007, Thibault Liger Belair


Nuits St. Georges è il capoluogo della regione vinicola Cote de Nuits e il vigneto Les Saint Georges è considerato il migliore di questo territorio. Il Thibault del 2007 mi fa ricordare perché amo così tanto il Pinot Noir di questa regione dalle caratteristiche ideali per far nascere grandi vini. Si apre al palato con i suoi ampi aromi succosi e flirta con un'affascinante personalità agrodolce. Un vino di cui non si può più fare a meno, non ci si può accontentare di una bottiglia!


"Nuits St. Georges is the capital of the Cote de Nuits. Their Les Saint Georges vineyard is viewed as their greatest. Thibault’s 2007 reminds me why I love Pinot Noir from this Midas-touched region so much. It opens onto the palate with its ample sappy flavours and flirts with a charming, sweet and sour personality. Incredibly moreish, one bottle is just not enough!"

*Bottiglia da 75 cl. da 60 Euro



Intervista originale by NaiFer
Un grazie infinito a Robin Kick