martedì 23 ottobre 2018

Intervista | Un nuovo album per i Twenty Four Hours

Uno di loro vorrebbe vivere nei Trulli di Valle d'Itra e l'altro nell'Inghilterra rurale. Uno adora gli spaghetti con le vongole mentre l'altro mangerebbe chili di polenta col ragù. Queste sfumature contrastanti hanno un nome in comune e questo nome é Twenty Four Hours.

Abbiamo parlato con loro per scoprire cosa c'é dietro a questo Close – Lamb – White – Walls, il loro nuovo e sesto album.




INTERVISTA_

Vene che pulsano prog, distorsioni imponenti, schegge elettro, melodie lisergiche e brani che durano un minutaggio impensabile negli anni 2000.
Eppure si mette play ed è complicatissimo decidere di finire di ascoltarvi: qual è il segreto per far risultare così attuale un sound che come nome (il prog rock) sembrava aver già detto tutto?

martedì 16 ottobre 2018

Intervista a caldo | I Pixel

Intervista ad Andrea Briselli, voce e chitarra de I Pixel, in occasione del B-Art Festival di Milano.

Partiamo parlando del nuovo disco: "Perfettamente inutile" è un titolo bello tosto, due parole che messe assieme creano un bel contrasto.
È un ensemble che definiremmo decadente. Che cosa vuole raccontare questo disco?

Il concetto di assemblare il titolo "Perfettamente inutile", quindi quello di mettere assieme due parole che contrastano fra loro, è una una direzione che abbiamo usato anche nei due EP precedenti. Un nostro marchio di fabbrica sostanzialmente. Il primo EP lo abbiamo chiamato "Niente e subito", il secondo "Mondo vuoto". Non sappiamo ancora se il prossimo disco manterrà il patto con questo concetto, staremo a vedere.
Il titolo è ispirato al Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, o meglio ad una frase contenuta nella prefazione di quel romanzo: "Tutta l'arte è perfettamente inutile". Per noi ha significato questo, che è poi quello che vogliamo trasmettere col titolo di questo album: ogni artista nel suo piccolo deve cercare di creare al meglio delle proprie possibilità, quindi "perfettamente", nonostante l'arte a livello concreto possa essere definita come "inutile", nel senso che nel mondo le cose concrete sono altre, come ad esempio la politica, l'economia...

Il vostro stile testuale comincia ad assumere un'identità più matura e forse più diretta rispetto ai precedenti lavori. Pochi fronzoli, arrivate con parole che sono messe assieme con meticoloso criterio. Ora si intuisce che in voi non c'è più solo la sana voglia di salire su un palco, fare musica e dare al momento quello che arriva ma c'è la virtù di farvi capire al volo anche da chi distrattamente incappa in voi come potrebbe essere stato esempio stasera. Chi vi ascolta la prima volta percepisce al volo che cosa volete dire ed è importante. Questa è una svolta oppure la giusta conseguenza la vostra maturazione?