martedì 21 novembre 2017

Stasera non esco, vado in Bielorussia

Per proseguire il nostro giro del mondo nelle pellicole "di nicchia"; stasera andremo in:

Bielorussia
→ L'UOMO IN PARETE
Film di Evgeny Ruman del 2015


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Astuto, curioso e costruito su una dinamica brillante.

venerdì 17 novembre 2017

Unicorni e carriole sulle note dream-pop

Il mondo oggi diventa un incanto. La luce eterea e l’aria dolcemente profumata sono tutte racchiuse in un profilo scintillante. Questo lo dobbiamo a Victoria Legrand, Alex Scally e alla loro storia chiamata "Beach House", iniziata ormai ben 17 anni fa nel lontano 2004. Dopo anni di studio e confronto finalmente nel 2006 l'album d’esordio, appoggiato con cura al suono ipnotico degli slide morbidi e degli organi dall'autentico sapore vintage.

functionalhome.wordpress.com
Gli elementi che suonano queste atmosfere sono solo tre anche se l’ambiente sembra saturo come se fossero davvero molti di più: una chitarra, una tastiera ed una batteria programmata in assetto fiabesco, danno origine ad una chimera per nulla convenzionale.

Queste sono le premesse che portano ad un susseguirsi di dischi sempre più convincenti raggiungendo l'apice con questo settimo album non-album: "B-Sides and Rarities"; a tutti gli effetti il sogno “nel cassetto” volutamente svelato al mondo dagli stessi artisti. 

B-Sides, tracce un tempo scartate, ghost-track e persino rivisitazioni di brani già editi, riprendono vita facendosi finalmente ascoltare. Questa scelta descrive ampiamente un duo che riesce a focalizzarsi seguendo senza indugi una direzione molto nitida, pianificata e metabolizzata. 

Dopo questa utopia, nuovamente raggiunta ed illuminata, possiamo definire i Beach House, la band ambasciatrice del Dream-Pop; la dimostrazione che illudersi può non essere un miraggio.

Scritto da Federica Marta Puglisi e Roberto Panighi


Köpstadsö, Sweden

straytravel.it
Bastano una ventina di minuti su un rumoroso battello anni '70 per essere trasportati in un mondo parallelo, oltre lo specchio come una contemporanea Alice. 

Dalla seducente Göteborg si passa in poche miglia marine ad una realtà onirica, irreale. Enormi massi di granito levigato dall'impietoso vento Scandinavo accolgono i viaggiatori nel minuscolo porto, una stradina sale sinuosa per poche centinaia di metri perché Köpstadsö non é nient'altro che un sassolino lanciato nel Mare del Nord.

Non ci sono macchine, né scooter. Solo carriole. L'unico mezzo di trasporto consentito é la classica carriola da giardiniere che ognuna delle famiglie residenti, cento anime in tutto, ha personalizzato con scritte e disegni.

Passeggiando tra casette rosse in legno, giardini che sembrano usciti da un racconto di Carver, scorci di un blu difficile da vedere altrove, sembra di essere sospesi in un tempo antico. 

E poi c'é il silenzio, disturbato solo dal rumore del vento tra gli alberi. 
Un silenzio raro, di quelli che si sentono solo dentro le fiabe.

Scritto da Laura Ferloni



La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Haruki Murakami

Due storie solo apparentemente parallele e un Murakami particolarmente surreale rendono questo libro uno dei piú avvincenti di tutta la sua bibliografia.

Il confine tra realtà e sogno é talmente labile che non si riesce a percepire il momento in cui si passa dall'una all'altro; nessuno stupore per il lettore nel momento in cui i protagonisti discutono di teschi di unicorni davanti ad una tazza di caffé al centro commerciale. Sembra tutto assolutamente normale, ma nulla lo é. 

Un mondo racchiuso da un muro invalicabile nel quale chi entra perde la propria ombra, alias tutta la sua storia; frammenti di sogni da leggere all'interno di resti di creature mitiche catalogati con cura come volumi di un'onirica biblioteca. 

Un Giappone contemporaneo, una guerra tra clan, una ragazza grassa e un viaggio impossibile. Racconti che scorrono alternandosi e rimandando uno all'altro fino a raggiungersi e completarsi.

Molti i dubbi e gli interrogativi lungo la strada, tra tutte la domanda più importante: meglio una memoria imperfetta o una perfezione senza passato? 
Solo gli unicorni lo sanno.

Scritto da Laura Ferloni

“Questa è la percezione. 
La percezione è in grado di cambiare la realtà. 
Ma a livello fenomenologico, 
il mondo costituisce soltanto una 
fra illimitate possibilità.”



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martedì 14 novembre 2017

Stasera non esco, vado in India

Per proseguire il nostro giro del mondo nelle pellicole "di nicchia"; stasera andremo in:

India
→ LENS
Film di Jayaprakash Radhakrishnan del 2016


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Thriller psicologico. Imbarazzo, paura ed incertezza.

venerdì 10 novembre 2017

SPECIAL - Astenersi romantici e sognatori

Piattaforma, nel centro del mondo*
Michel Houellebecq

"È nel rapporto con gli altri che si prende coscienza di sé: ed è proprio questo a rendere insopportabile il rapporto con gli altri."

Sgradevole, provocatore, irritante; Houellebecq indugia con compiacimento nella volgarità, nell'allusione razzista, nella pornografia più cruda. 

Come sempre però dipinge con genialità una realtà distopica, il declino morale della società postmoderna, l'impressione di non solidità della vita contemporanea.

Michel, classica icona della mediocrità contemporanea, perde improvvisamente il padre e decide di partire per la Thailandia, impero del sesso a pagamento, per concedersi una pausa di oblio consolatorio. Nel paradiso tropicale, dove l'antropizzazione ha raggiunto livelli inimmaginabili e il turismo é ormai l'unica risorsa, incontra Valérie e con lei ed un altro socio decide di aprire una catena di villaggi tematici, dove il tema é il turismo sessuale. 

Naturalmente, dopo un iniziale successo travolgente, nulla andrà come previsto.

Tra digressioni sulla macroeconomia, riflessioni corredate da statistiche reali sull'industria del turismo e incursioni di personaggi secondari, Houellebecq confonde, distrae, ipnotizza.

Il finale, di una banalità sconcertante, non fa che sottolineare quanto questo libro sia frutto di un'attento studio e non di una folgorazione creativa.

Un libro estremamente sottile, intellettuale. 
*Astenersi romantici e sognatori. 

Scritto da Laura Ferloni

martedì 7 novembre 2017

Stasera non esco, vado in Corea del Sud

Per iniziare il nostro giro del mondo nelle pellicole "di nicchia"; stasera andremo in:

Corea del Sud 
→ CASTAWAY ON THE MOON
Film di Lee Hae-jun del 2009

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Leggero, divertente, sognante e decisamente bizzarro.

*Film disponibile su iTunes

lunedì 6 novembre 2017

Il Wasabi Dress utopico

Nato il 26 Luglio del 1963 a Milano, Stefano Rampoldi, in arte Edda é riuscito a regalarci un album incredibile in questo 2017, a ben 54 anni.

Questo quarto album da solista, dopo la carriera con i Ritmo Tribale, rappresenta la sua crescita esponenziale disarmante.

Al centro di grandi questioni, Edda é sempre stato in grado di lasciar libero il filo conduttore tra il suo pensiero più nascosto e il suo ascoltatore più intimo. 

Dopo averlo ascoltato più e più volte, posso finalmente affermare che "Graziosa Utopia" è uno degli album più belli della scena italiana di questo 2017. 

Edda é sicuramente un personaggio fuori dalle righe e stravagante; nel suo non ponderare e nella sua spudoratezza ti intrappola in metriche perfette fino a trascinarti nel suo abisso, dalla prima alla decima traccia. È un album nobile, un percorso costruito in modo eccelso; ostile, diretto, senza alcuna vergogna. Un Edda autentico che cammina nudo come le lacrime che gli crollano sul corpo, letteralmente. 

Le sensazioni a cui ti espone questo album, se ascoltato a ricettori aperti, sono talmente tante e talmente arcane che é quasi uno stupro convertirle in parole. 

Un'ora del vostro tempo per una perla rara.


Scritto da Federica Marta Puglisi





Anomalisa - Regia di Charlie Kaufman e Duke Johnson, 2015

Il debutto alla regia per questo incredibile lungometraggio animato, realizzato interamente in stop-motion, fu interamente finanziato da una raccolta fondi crowdfunding. Questo progetto aveva tutti i presupposti  per nascondere un'ambizione più tecnica che colma di contenuti; ma si rivelò tutt'altro.

Affronta un tema scomodo, viaggiando con grande classe in ambienti oscuri della nostra società, come l'omologazione, la solitudine, il disagio, l'assenza della felicità come normalità appurata.

Tutto questo in contrasto con le figure tridimensionali mosse passo dopo passo durante tutti i 90 minuti.

Una provocazione caparbia e molto efficace, esasperata dall'utilizzo di un unico doppiatore per tutti i singoli personaggi. Un film capace di sorpassare la realtà attraverso un linguaggio singolare.

Come Edda, necessita tempo per essere compreso. Solo il giusto punto di vista vi darà la possibilità di apprezzare fino in fondo il suo intrinseco e delicato senso.

Scritto da Federica Marta Puglisi


I Cavalieri del Congiuntivo di Erik Orsenna


Cos'è l'amore se non dubbio, attesa, desiderio, speranza? Dunque l'amore era una varietà di congiuntivo.

Un dittatore ha bandito il congiuntivo, modo di ciò che non è, ma che potrebbe essere, dall'arcipelago su cui regna. Il congiuntivo fa paura, non è reale, è possibile perciò contiene ipoteticamente infinite occasioni e sfaccettature; un esercito di ribelli lo difende a costo di perdere la propria vita. 
Il congiuntivo è il modo del mondo, così come doverebbe essere.

Una ragazza, alla ricerca del fratello rivoluzionario, sorvola isole e indaga sentimenti. Scopre che un vero sogno è un sogno che dura, una battaglia che si sposa con la volontà.
Tra le pagine, i poetici disegni di bigre!, al secolo Pei-Sin Ma et Alexis Rougon.

Una parabola bizzarra, all'apparenza naif, sul potere del linguaggio e sulla libertà di opporsi a chi si ostina a ostacolare il futuro. 

Una provocazione sottile, leggera come una carezza, ma potente come solo le parole sanno essere.


Scritto da Laura Ferloni

"L'irriverenza è 
l'unica forma di libertà 
che ci resta."

Il Wasabi Dress utopico