martedì 11 novembre 2014

Song for Zula dei Phosphorescent

Originario del profondo Sud America, irrompe nel mercato depistando le aspettative del pubblico. Phosphorescent, o meglio, Matthew Houck è l'uomo nascosto dietro questo soprannome. 

La sua proposta del 2013 prende il nome di Muchaco, come omaggio allo Yucatan, ancora su etichetta Dead Oceans come i precedenti album. Una temeraria rivisitazione soft-country in chiave moderna, un atipico atteggiamento cantautorale molto coraggioso. Una nuova varietà di suoni in chiave elettronica prendono il sopravvento in questo nuovo album, spaziando dai fiati agli archi, dalle percussioni alla steel guitar.

Complice del suo determinato atteggiamento è anche il triplo sold out alla Brixton Academy come gruppo di supporto dei The National, in cui Houck rischia tutto e per questo si ripropone in forma rinnovata che lo spinge alla produzione di un disco anticonvezionale.

Song for Zula è il primo singolo d'esordio di Muchaco; un punto di partenza di tangibile bellezza. Delicato e disperato, personale ed intimo. 
Un urlo al rinnovamento colmo di passione e dolore.


Scritto da Federica Marta Puglisi, NaiFer




Il Wasabi Dress  di "Song for Zula":


Koufonisia, Grecia
Poco più di uno scoglio, molto più di un'isola. Un concetto di viaggio. 

Koufonisia é la piu' bella tra le Piccole Cicladi; pochissimi kilometri quadrati di una terra piatta e arida interrotta da un'unica strada asfaltata, ma circondata da un mare turchese e sabbia di un bianco assoluto che sfuma nel rosa.

Una manciata di case che guardano verso il porto, raccolte attorno all'unica piazza. Architettura tipica delle Cicladi, casette basse dipinte a calce, persiane azzurre. E bouganville, enormi e rigogliose.

Koufonisia non é un'isola per tutti, non ci si arriva comodamente con un volo charter, né direttamente in traghetto dal Pireo. Non ci sono discoteche, né alberghi di lusso; si puo' dormire negli appartamenti spesso spartani della Chora e provare ogni sera una taverna diversa.

A Koufonisia non c'è fretta, si riesce a ridare il giusto valore al tempo.

Le bellissime spiagge sono tutte libere e raggiungibili a piedi dall'unico villaggio, seguendo il perimetro dell'isola. 

La sera, quando il sole scende e le barche dei pescatori si riflettono nelle acque turchesi del porto non si può fare altro che sedersi sul molo con un bicchiere di ouzo e meditare sul senso della vita.

*Appartamenti da 40 Euro, Traghetto a/r da Naxos da 30 Euro 

Scritto da Laura Ferloni, NaiFer



Ricetta - La Pita

Farina 00, 250 gr
Farina manitoba, 250 gr
Acqua, 300 ml
Olio di oliva extravergine, 30 gr
Sale, 12 g
Malto, (o zucchero) 1 cucchiaino
Lievito di birra fresco, 12 gr fresco (disidratato 4 gr)


La pita è il pane tondo, piatto e morbido tipico della Grecia e di molti altri paesi del Medioriente e viene usata per accompagnare molte pietanze e come base per il gyros.

Per pareparare le pita, versate il lievito di birra disidratato (o fresco) in una ciotolina con poca acqua e il malto (o lo zucchero). Mescolate bene e unite il composto alle due farine dentro ad una ciotola. Impastate. Nella restante acqua tiepida sciogliete il sale e l'olio. Versate l’acqua con il sale e l'olio sulla farina e impastate fino ad ottenere composto uniforme. Trasferitelo su di una piano di lavoro e continuate a lavorare l'impasto e modellatelo come una palla. Fate lievitare l'impasto delle pita in una ciotola oliata e ricopritela con pellicola trasparente. Mettete a lievitare nel forno spento per due ore. Quando l'impasto avrà raddoppiato di volume dividetelo in 8 parti del peso di circa 100 gr l’una e date ad ogni pezzo la forma di pallina. Stendete con un matterello fino ad ottenere delle sfoglie leggermente ovali di circa 20 cm di diametro. Sistemate le pita su una teglia, foderata con carta forno, in modo che non siano attaccate tra loro e spennellatele leggermente con un’emulsione di olio e acqua. Lasciatele lievitare coperte con della pellicola per almeno 40 minuti. Terminata la lievitazione, infornate le pita per 5 minuti, il tempo che si dorino nella parte inferiore e restino bianche in quella superiore e conservatele immediatamente impilate in un contenitore non areato.



"L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, 
ma nell'avere nuovi occhi."
Marcel Proust

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