martedì 24 febbraio 2015

SPECIAL - Link Dead Drop; una rete nel mondo reale

Un fenomeno mondiale, quello nato a New York, dell'artista tedesco Aram Bartholl
Si chiama Link Dead Drop, una nuova forma di street-art. 

Viveva a Manhattan il giorno che decise di cementare la prima chiavetta USB su un muro con la porta rivolta verso l'esterno. 

Un nuovo modo di condividere fuori dalla rete web, una condivisione privata su suolo pubblico, una forma di sharing anonima e offline. Basta collegarsi per inserire propri contenuti o scaricarne di nuovi ed il gioco è fatto.

Stravagante e surreale questa iniziativa ha invaso le città e il portale Flickr con le foto degli scenari di questa nuova forma di condivisione. Dopo 5 anni di progetto si contano 1200 sedi USB in tutto il mondo. 

Un'idea che a macchia d'olio si è espansa portando musica, testi, film, foto, fumetti di mano per mano senza l'irrinunciabile connessione internet.

Un progetto un po' nerd e un po' retrò; un ponte tra la socialità vera fatta d'incontri e di scambi tangibili, fatta di carta e di parole e quella totalmente virtuale dei social networks fatta di assenza e di voci riportate. 

Con Link Dead Drop non basta avere uno smartphone per comunicare, si deve uscireSi deve attraversare la barriera tra l'universo "possibilistico" della rete e il mondo reale, si deve diventare parte del tessuto urbano per cercare la porta d'ingresso di un luogo nuovo di comunicazione che ha la forma di una banale USB.


Solo allora si può dare. 
E prendere.

Scritto da Federica Marta Puglisi e Laura Ferloni, NaiFer

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