lunedì 6 novembre 2017

Il Wasabi Dress utopico

Nato il 26 Luglio del 1963 a Milano, Stefano Rampoldi, in arte Edda é riuscito a regalarci un album incredibile in questo 2017, a ben 54 anni.

Questo quarto album da solista, dopo la carriera con i Ritmo Tribale, rappresenta la sua crescita esponenziale disarmante.

Al centro di grandi questioni, Edda é sempre stato in grado di lasciar libero il filo conduttore tra il suo pensiero più nascosto e il suo ascoltatore più intimo. 

Dopo averlo ascoltato più e più volte, posso finalmente affermare che "Graziosa Utopia" è uno degli album più belli della scena italiana di questo 2017. 

Edda é sicuramente un personaggio fuori dalle righe e stravagante; nel suo non ponderare e nella sua spudoratezza ti intrappola in metriche perfette fino a trascinarti nel suo abisso, dalla prima alla decima traccia. È un album nobile, un percorso costruito in modo eccelso; ostile, diretto, senza alcuna vergogna. Un Edda autentico che cammina nudo come le lacrime che gli crollano sul corpo, letteralmente. 

Le sensazioni a cui ti espone questo album, se ascoltato a ricettori aperti, sono talmente tante e talmente arcane che é quasi uno stupro convertirle in parole. 

Un'ora del vostro tempo per una perla rara.


Scritto da Federica Marta Puglisi





Anomalisa - Regia di Charlie Kaufman e Duke Johnson, 2015

Il debutto alla regia per questo incredibile lungometraggio animato, realizzato interamente in stop-motion, fu interamente finanziato da una raccolta fondi crowdfunding. Questo progetto aveva tutti i presupposti  per nascondere un'ambizione più tecnica che colma di contenuti; ma si rivelò tutt'altro.

Affronta un tema scomodo, viaggiando con grande classe in ambienti oscuri della nostra società, come l'omologazione, la solitudine, il disagio, l'assenza della felicità come normalità appurata.

Tutto questo in contrasto con le figure tridimensionali mosse passo dopo passo durante tutti i 90 minuti.

Una provocazione caparbia e molto efficace, esasperata dall'utilizzo di un unico doppiatore per tutti i singoli personaggi. Un film capace di sorpassare la realtà attraverso un linguaggio singolare.

Come Edda, necessita tempo per essere compreso. Solo il giusto punto di vista vi darà la possibilità di apprezzare fino in fondo il suo intrinseco e delicato senso.

Scritto da Federica Marta Puglisi


I Cavalieri del Congiuntivo di Erik Orsenna


Cos'è l'amore se non dubbio, attesa, desiderio, speranza? Dunque l'amore era una varietà di congiuntivo.

Un dittatore ha bandito il congiuntivo, modo di ciò che non è, ma che potrebbe essere, dall'arcipelago su cui regna. Il congiuntivo fa paura, non è reale, è possibile perciò contiene ipoteticamente infinite occasioni e sfaccettature; un esercito di ribelli lo difende a costo di perdere la propria vita. 
Il congiuntivo è il modo del mondo, così come doverebbe essere.

Una ragazza, alla ricerca del fratello rivoluzionario, sorvola isole e indaga sentimenti. Scopre che un vero sogno è un sogno che dura, una battaglia che si sposa con la volontà.
Tra le pagine, i poetici disegni di bigre!, al secolo Pei-Sin Ma et Alexis Rougon.

Una parabola bizzarra, all'apparenza naif, sul potere del linguaggio e sulla libertà di opporsi a chi si ostina a ostacolare il futuro. 

Una provocazione sottile, leggera come una carezza, ma potente come solo le parole sanno essere.


Scritto da Laura Ferloni

"L'irriverenza è 
l'unica forma di libertà 
che ci resta."

Il Wasabi Dress utopico

Nessun commento:

Posta un commento