martedì 30 gennaio 2018

Un nome di 85 lettere? Possibile! Perchè non lo sapevi?

Partiamo oggi con la nuova rubrica di Wasabi Dress. 
"Perchè non lo sapevi?" Buona lettura.

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In Finlandia una regione paludosa del nord della Lapponia si chiama così: Äteritsiputeritsipuolilautatsijänkä.

Vi starete chiedendo se un nome di 35 lettere abbia un significato. Sembra non ne abbia anche se la sua origine è stata confermata. Forse la cosa più interessante a questo punto è un piccolo aneddoto. Il proprietario di un bar cercava di dare al proprio locale un nome e nonostante avesse passato notti in bianco trovando ben due nomi nessuno di questi erano liberi perché già utilizzati da altre attività commerciali. Quindi la logica, a voi la scelta tra Spock e Sherlock, farebbe arrivare a una sola conclusione: utilizzare l’originale nome della propria regione. Decise quindi di chiamarlo Äteritsiputeritsipuolilautatsi-baari. Sfortunatamente il destino decise altro per questo bar che venne chiuso più di dieci anni fa.

Immaginando il nome di una fattoria nella provincia nord-ovest del Sud Africa altro non potevate pensare se non a questo: Tweebuffelsmeteenskootmorsdoodgeskietfontein.

Nella lingua Afrikaans, lingua tedesca dell’ovest parlato in S.A. figlia dell’Olandese del sud evoluto dal Cape Dutch, vuole significare banalmente “La primavera in cui due bufali africani furono uccisi da un solo colpo.” Secondo me si potrebbe arrivare a un concetto altrettanto semplice cioè “sappiamo difenderci bene dai mali intenzionati e lo sappiamo fare così bene che utilizziamo anche pochi proiettili”. A parte gli scherzi, questo nome è senza dubbio interessante anche se poco pratico quando devi trascriverlo su un foglio con le sue 44 lettere.

Nella storia del marketing credo che nessun consiglio cittadino di fine ‘800 abbia mai fatto una scelta così lungimirante: Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch.

State tranquilli, la mia tastiera non è impazzita. Questo nome di 58 lettere è di una cittadina del Galles nel Regno Unito (“God Save the Queen!”). Significato? Chiesa di S. Maria nella valletta del nocciolo bianco vicino alle rapide e alla chiesa di S. Tysilio nei pressi della caverna rossa. Un nome quasi più efficace delle coordinate gps. Sicuramente fa del bene al turismo portando i visitatori a farsi i selfie davanti al cartello della stazione ferroviaria e a farsi timbrare il passaporto dai negozianti locali. Ottimo esempio del lavoro di squadra per far parlare di sé.

La storia è costellata di gioie ma quasi sempre da dolori. Provate a chiederlo, si far per dire, a Tamatea il famoso esploratore della Nuova Zelanda che viaggiò dal nord al sud dell’isola. 
Una collina nel Hawke’s Bay è stata chiamata:
Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu. La sua origine deriva dalla cultura Maori secondo cui Tamatea combattè contro una tribù Ngati e nel corso di questa battaglia perse il proprio fratello. Addolorato ogni giorno si recava nel luogo della perdita e commemorava il fratello con una sonata usando il tipico flauto Koauau. Questo è un tributo Maori dalla “modesta” lunghezza di 85 lettere che a fatica rimane su una sola riga.

Conclusione? Nessuna direi se non: perché non lo sapevi?

"Perchè non lo sapevi?"
Rubrica a cura di Lorenzo Guarascio

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